Invece di osservare noi stessi spesso disprezziamo gli altri.
Questa si chiama proiezione: cioè proiettiamo sugli altri i problemi che abbiamo dentro noi,trasferendoli su coloro che sono del tutto “innocenti”. Così facendo evitiamo di guardare noi stessi.
tutti ci siamo comportati in questo modo in situazioni difficili e siamo tutti, più o meno, stati oggetto di proiezioni da parte degli adulti, quando eravamo bambini.
Esempio: quando un adulto è sotto stress a causa di problemi personali, è facile che dica a un bambino: come sei piagnucolone e noioso! Smettila! Sei davvero impossibile!”
Questo è un tipico esempio di proiezione: trasferire un problema personale, su qualcuno che non c’entra affatto.
Molti di noi sono trattati così da bambini: gli adulti scaricavano addosso a noi i loro problemi. E così la maggior parte di noi ha imparato quanto possa essere semplice “risolvere” i problemi della vita: basta dare la colpa a qualcun altro.
Queso è, naturalmente, poco costruttivo.
Trovate il modo di parlare apertamente delle proiezioni con i vostri amici e colleghi.
Cosa fare quando vi accorgete che state proiettando qualcosa su qualcuno?
Il primo passo, sicuramente, l’avrete già intrapreso!
Consiste nel vedere e nel sapere che lo state facendo.
(KAY POLLAK)

In questo brano è descritto, in maniera magistrale, il meccanismo della proiezione di aspetti di se stessi nella relazione cogli altri.
A maggior ragione questo meccanismo viene attivato nella coppia.
Prenderne consapevolezza è uno delle condizioni indispensabili per migliorare la relazione e per intraprendere un eventuale percorso di terapia di coppia. SCopo di quest’ultima è anche quello di agevolare la comprensione del meccanismo della proiezione.

Dottor Roberto Cavaliere
Psicologo, Psicoterapeuta
Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)
per contatti e consulenze private (anche telefoniche e’o tramite videochiamata) tel.320-8573502 email:cavaliere@iltuopsicologo.it

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